Guide locali parlanti inglese (accompagnatore locale parlante italiano con supplemento)
A scelta 3 stelle oppure 4 stelle
1° giorno: PARTENZA DALL’ITALIA
Partenza da Milano o da Roma con volo di linea internazionale per Phnom Penh.
Pernottamento a bordo.
2° giorno: ARRIVO A PHNOM PENH
Arrivo all’aeroporto internazionale di Phnom Penh, disbrigo individuale delle formalità doganali, ritiro del bagaglio e incontro con la nostra organizzazione fuori dagli arrivi internazionali per il trasferimento in Hotel.
Sistemazione in Hotel (check-in dopo le ore 14) e tempo a disposizione per breve riposo e per il pranzo libero.
Nel pomeriggio, inizio del giro introduttivo alla vivace capitale della Cambogia con visita al tempio che conferisce il nome alla città, il Wat Phnom: situato in cima ad una collinetta tra prati e alberi, rappresenta il più antico santuario della capitale (1434) e vi si accede da una scalinata ornata da leoni e “naga”. La sua fondazione è legata a una leggenda locale, che narra di una donna di nome Non Neak che trovò delle statue del Buddha sulle rive del fiume Mekong e le portò sulla collina dove oggi sorge il tempio. Il nome "Phnom Penh" significa "collina di Penh" ed è proprio un riferimento alla collina dove è situato il tempio e alla donna della leggenda. Non lontano sorge il Wat Ounalom, uno dei cinque monasteri della città fatti edificare dal re Ponhea Yat nel XV secolo. Durante il periodo dei Khmer Rossi, il tempio fu gravemente danneggiato e molti dei suoi preziosi manufatti andarono perduti. Tuttavia, grazie a numerosi sforzi di restauro, Wat Ounalom è stato riportato al suo antico splendore ed è oggi un luogo di culto e pellegrinaggio molto importante per i buddhisti cambogiani. Il tempio, in stile architettonico misto khmer e tailandese, ospita numerosi edifici e strutture, tra cui la pagoda principale, che ospita una reliquia del Buddha, diverse statue dell’Illuminato e di altre figure religiose ed una biblioteca che contiene una vasta collezione di testi sacri buddisti. Proseguimento con un passaggio tra i quartieri coloniali nei pressi del Monumento all’Indipendenza e passeggiata a piedi vicino alla zona dove confluiscono i tre fiumi della città, quasi davanti al Palazzo Reale.
Al termine, rientro in hotel.
Pasti liberi e pernottamento.
1° giorno: PARTENZA DALL’ITALIA
Partenza da Milano o da Roma con volo di linea internazionale per Phnom Penh.
Pernottamento a bordo.
2° giorno: ARRIVO A PHNOM PENH
Arrivo all’aeroporto internazionale di Phnom Penh, disbrigo individuale delle formalità doganali, ritiro del bagaglio e incontro con la nostra organizzazione fuori dagli arrivi internazionali per il trasferimento in Hotel.
Sistemazione in Hotel (check-in dopo le ore 14) e tempo a disposizione per breve riposo e per il pranzo libero.
Nel pomeriggio, inizio del giro introduttivo alla vivace capitale della Cambogia con visita al tempio che conferisce il nome alla città, il Wat Phnom: situato in cima ad una collinetta tra prati e alberi, rappresenta il più antico santuario della capitale (1434) e vi si accede da una scalinata ornata da leoni e “naga”. La sua fondazione è legata a una leggenda locale, che narra di una donna di nome Non Neak che trovò delle statue del Buddha sulle rive del fiume Mekong e le portò sulla collina dove oggi sorge il tempio. Il nome "Phnom Penh" significa "collina di Penh" ed è proprio un riferimento alla collina dove è situato il tempio e alla donna della leggenda. Non lontano sorge il Wat Ounalom, uno dei cinque monasteri della città fatti edificare dal re Ponhea Yat nel XV secolo. Durante il periodo dei Khmer Rossi, il tempio fu gravemente danneggiato e molti dei suoi preziosi manufatti andarono perduti. Tuttavia, grazie a numerosi sforzi di restauro, Wat Ounalom è stato riportato al suo antico splendore ed è oggi un luogo di culto e pellegrinaggio molto importante per i buddhisti cambogiani. Il tempio, in stile architettonico misto khmer e tailandese, ospita numerosi edifici e strutture, tra cui la pagoda principale, che ospita una reliquia del Buddha, diverse statue dell’Illuminato e di altre figure religiose ed una biblioteca che contiene una vasta collezione di testi sacri buddisti. Proseguimento con un passaggio tra i quartieri coloniali nei pressi del Monumento all’Indipendenza e passeggiata a piedi vicino alla zona dove confluiscono i tre fiumi della città, quasi davanti al Palazzo Reale.
Al termine, rientro in hotel.
Pasti liberi e pernottamento.
3° giorno: PHNOM PENH - OUDONG - KAMPONG CHNANG - BATTAMBANG
Prima colazione in hotel.
Partenza via strada in direzione di Battambang (circa 290 km).
Tappa alla cittadina di Oudong, già capitale del regno di Cambogia dal 1616 al 1866 ed oggi meta di pellegrinaggio buddista. In cima alla sua collina sorgono alcune antiche pagode raggiungibili con una scalinata e dall’altura si schiude una vista panoramica che spazia dalle pianure di campagna punteggiate di villaggi e risaie, fino a innumerevoli laghi e foreste verdeggianti.
Proseguimento per Kampong Chhnang, località che consentirà di vivere l’autentica ruralità cambogiana. Il punto di partenza dell'esplorazione nella campagna locale è Phnom San Touch, una piccola collina situata a 3 km dal capoluogo di provincia, dominante sulle bellissime risaie sottostanti e con il lago Tonle Sap visibile in lontananza. Si utilizzerà il tipico tuk-tuk per percorrere piccole strade sterrate attraverso sterminati campi di risaie per dirigersi verso villaggi locali conosciuti per le opere in ceramica: "Chhnang" significa ceramica in lingua Khmer e questo è il luogo dove vengono realizzate le tradizionali pentole. Si visiterà’ anche una casa locale dove si avrà modo di apprendere come si produce il vino di palma.
Si visiterà’ anche una casa locale dove si avrà modo di apprendere come si produce il vino di palma.
Proseguimento poi del viaggio in direzione di Battambang, la seconda città più grande della Cambogia, anche chiamata la Capitale dell’Ovest, con arrivo in albergo nel tardo pomeriggio. La città è avvolta in un’atmosfera rilassata, molto autentica e dai ritmi di vita tranquilli; la gente del posto è ospitale e accogliente, mentre la sua architettura si distingue per elementi in stile sia coloniale che locale.
Pasti liberi e pernottamento in hotel.
4° giorno: BATTAMBANG - BANTEY CHMAR - SIEM REAP
Prima colazione in hotel.
Di buon mattino, inizio di un’escursione su sentieri poco battuti per ammirare la vita locale, tra abitazioni tradizionali, botteghe artigianali, orti e risaie, fino a raggiungere il piccolo tempio di Ek Phnom, un suggestivo santuario Khmer risalente alla prima metà del XI secolo.
Partenza poi in direzione del confine tra Cambogia e Thailandia e, nei pressi della cittadina di Sisophon, deviazione verso il tempio di Bantey Chmar, vasto complesso di templi costruito alla fine del XII secolo durante il regno di Jayavarman VII: dedicato a suo figlio caduto in battaglia contro i Champa, è uno dei più grandi e misteriosi santuari del periodo angkoriano. Il tempio principale di Banteay Chhmar è circondato da un fossato e da mura di cinta che creano un'imponente struttura fortificata. All'interno, si trovano numerosi edifici e santuari, tra cui la famosa "Sala della Danza", con le sue elaborate decorazioni e bassorilievi che raffigurano scene di vita quotidiana e mitologiche. Una delle caratteristiche uniche di Banteay Chhmar è rappresentata dai suoi "volti di Avalokiteshvara" scolpiti sulle torri, simili a quelli del Bayon di Angkor Thom. Questi volti, con i loro tratti sereni ed enigmatici, sono un simbolo iconico dell'arte Khmer. Nonostante la sua grandezza e importanza storica, Banteay Chhmar è rimasto a lungo isolato e poco conosciuto, anche a causa della sua posizione remota. Nella parte interna la vegetazione è cresciuta rigogliosa, pur senza prendere il totale sopravvento e la scarsità di visitatori fa rivivere l'esperienza degli esploratori del periodo coloniale.
Proseguimento del viaggio fino a Siem Reap e sistemazione in hotel.
Pasti liberi e pernottamento.
5° giorno: SIEM REAP (ANGKOR)
Prima colazione in hotel.
Gli storici fanno risalire la formazione del regno di Angkor all’802 e la sua fine al 1431: si tratta di due date convenzionali che racchiudono comunque ben sei secoli, durante i quali la potenza dei Khmer raggiunse l’apice del suo splendore.
Il re Jayavarman II, originario dell’isola di Giava, unificò con le armi ciò che restava del regno di Chenla e fondò all’inizio del IX secolo un nuovo impero, fissandone la capitale nella zona dell’attuale Roulos, a 15 km circa da Siem Reap.
Inizio delle visite proprio da Roulos, dove i templi di Prae Ko, Bakong e Lolei rappresentano l’anello di congiunzione tra il regno di Chenla ed il nuovo regno di Angkor, segnando l’inizio dello sviluppo dell’arte Khmer verso l’eccellenza.
Nel pomeriggio visita alla città fortificata di Angkor Thom, passando attraverso la Porta Sud e proseguendo verso lo spettacolare tempio del Bayon che, con i suoi più di duecento enigmatici volti, rappresenta la costruzione centrale sia nell’ubicazione che nella concezione della cittadella stessa. Si tratta di un capolavoro dalla sorprendente struttura formata da 54 torri e che presenta splendidi bassorilievi rappresentanti la vita quotidiana ai tempi dei regni di Angkor e nei quali sono stati contate più di diecimila figure scolpite nella pietra.
Quindi si passa dinnanzi all’imponente Baphuon, eretto da Udayadityavarman II nel 1060 come rappresentazione del monte Meru (il centro dell’universo nell’esoterismo induista e buddista) e si raggiunge il tempio a forma di piramide legato alla leggenda del re ed il serpente, il Pimeanakas.
Proseguimento nella zona dove era situato il palazzo reale e visita alle splendide Terrazze degli Elefanti e del Re Lebbroso, da cui i re e la loro corte assistevano agli eventi che si svolgevano nella grande piazza antistante.
Rientro in hotel. Pasti liberi e pernottamento.
6° giorno: SIEM REAP - ESCURSIONE A BANTEY SREY, BENG MEALEA, KAMPONG KHLEANG (TONLE SAP)
Prima colazione in hotel.
Escursione alla scoperta del tempio di Bantey Srey, cioè la “cittadella delle donne”, famosa per gli splendidi bassorilievi scolpiti quasi tutti in arenaria rosa e, a detta di molti, superiori per delicatezza e precisione persino a quelli presenti all’interno di Angkor Wat. Banteay Srei fu commissionato da un bramino di nome Yajnavaraha, consigliere del re Rajendravarman II: a differenza di molti altri templi di Angkor, non fu quindi commissionato da un re, ma da un membro della corte reale.
Il tempio è situato a circa 40 km da Siem Reap e viene raggiunto tra piacevoli paesaggi caratterizzati da risaie e villaggi.
A circa una cinquantina di chilometri da Bantey Srey, immerso nella giungla, sorge il grande complesso di Beng Mealea: un tempio con annesso monastero che copre un’area di oltre un chilometro quadrato. Costruito nello stesso stile e dallo stesso re che fece edificare Angkor Wat, Suryavarman II, potrebbe addirittura anche essere stato un prototipo del grande tempio. Essendo privo di bassorilievi, si ritiene possa essere stato tutto affrescato sia all'interno che all'esterno.
Beng Mealea fu abbandonato per secoli, probabilmente a causa del declino dell'Impero Khmer: la giungla lo inghiottì, nascondendolo agli occhi del mondo fino alla sua "riscoperta" nel XX secolo. A differenza di altri templi di Angkor, Beng Mealea non è stato oggetto di grandi lavori di restauro: questo ha contribuito a preservarne l'aspetto selvaggio e autentico, avvolto nella vegetazione.
Proseguimento poi per Kampong Khleang, un villaggio galleggiante situato sulle sponde del lago Tonle Sap, famoso per le sue case su palafitte: durante la stagione secca, quando il livello dell'acqua è basso, le palafitte sembrano quasi grattacieli. Il villaggio ospita anche alcune case galleggianti, che si spostano con il variare del livello dell'acqua durante le stagioni; ha una popolazione di circa 10.000 persone ed è uno dei villaggi più grandi sul lago, oltre ad uno dei più autentici e meno turistici. La sua popolazione vive in modo molto semplice, di pesca e allevamento di coccodrilli.
Conclusione dell’escursione a bordo di una imbarcazione che, attraverso i canali, conduce verso il grande lago Tonle Sap, talmente ampio che non se ne scorgono le sponde. L’imbarcazione si ferma spegnendo il motore per meglio assaporare il silenzio di questo “mare”.
Sbarco e rientro poi in hotel a Siem Reap. Pasti liberi e pernottamento.
7° giorno: SIEM REAP (ANGKOR)
Prima colazione in hotel.
La mattina sarà dedicata all'esplorazione di Angkor Wat, il monumento più celebre e maestoso dell'arte Khmer, universalmente riconosciuto come una delle meraviglie del mondo.
Questa imponente struttura in pietra arenaria incanta per la sua straordinaria armonia architettonica e per le raffinate sculture e bassorilievi che la ornano, illustrando con maestria le scene principali dei poemi epici indiani.
Il tempio rappresenta il Monte Meru, la dimora degli dei secondo la mitologia induista: le cinque torri centrali simboleggiano le cinque cime della montagna sacra, mentre le mura e il fossato rappresentano le catene montuose e l'oceano che la circondano. L'accesso ai livelli superiori era riservato alle élite, mentre le persone di ceto inferiore potevano accedere solo al livello inferiore.
Il re Suryavarman II (1113-1150) commissionò la costruzione di questo gigantesco "tempio-montagna", avviando i lavori contemporaneamente da quattro lati per accelerarne il completamento, che avvenne in meno di 40 anni. A differenza della maggior parte dei templi Khmer, Angkor Wat è orientato a ovest anziché a est, il che ha portato molti studiosi a ipotizzare che Suryavarman II intendesse utilizzarlo come proprio mausoleo.
L’importanza di Angkor Wat nella cultura e nell’economia turistica cambogiana è sancita dalla sua rappresentazione nella bandiera nazionale del Paese.
Nel pomeriggio, visita a parte del Gran Circuito di Angkor, iniziando con il maestoso tempio di Preah Khan, un vasto complesso di templi costruito nel XII secolo dal re Jayavarman VII su un'area di circa 56 ettari.
Il suo nome significa “spada sacra” e durante l'Impero Khmer fu un importante centro religioso e politico, dedicato al dio Shiva. Nel momento del suo massimo sviluppo, vi risiedevano più di diecimila persone, tra le quali molti importanti insegnanti ed il corpo di ballo delle Apsara, le danzatrici celesti.
Proseguimento con la visita del Neak Pean, l’unico tempio cambogiano a struttura circolare circondata da specchi d'acqua e collegata tramite un pontile, il cui nome significa “serpenti intrecciati”. La sua struttura è ricca di significati simbolici legati alla cosmologia induista: i bacini rappresentano i quattro fiumi sacri che emanano dal lago Anavatapta, situato al centro dell'universo, mentre la torre centrale simboleggia il Monte Meru, la dimora degli dei. Il tempio fu costruito alla fine del XII secolo, durante il regno di Jayavarman VII, uno dei sovrani più importanti dell'Impero Khmer. Si ritiene che Neak Pean fosse un luogo di culto dedicato al dio Vishnu e che i suoi specchi d'acqua avessero una funzione purificatrice e curativa.
Quindi conclusione della giornata con uno dei templi più suggestivi e iconici, il Ta Prohm, totalmente immerso nella giungla e volutamente lasciato nelle condizioni in cui fu ritrovato dagli archeologi francesi intorno al 1860, parzialmente coperto dalla vegetazione. L'elemento distintivo di Ta Prohm sono proprio le enormi radici degli alberi di fromager (o kapok) che si intrecciano e si insinuano tra le rovine di pietra, siglando un connubio tra la storia e la forza prorompente della natura stessa.
Rientro in hotel. Pasti liberi e pernottamento.
8° giorno: SIEM REAP - SAMBOR PREI KUK - PHNOM PENH
Prima colazione in hotel.
Partenza verso la capitale, attraverso risaie, villaggi e paesaggi di campagna: questa via di comunicazione oggi rappresenta la strada principale della Cambogia, mentre un tempo era la cosiddetta “Via Reale” e presso Kampong Kdei si potrà proprio ammirare il ponte in pietra di Spean Praptos, fatto costruire dal re Khmer Jayavarman VII alla fine del XII secolo. Nonostante gli anni trascorsi, il ponte in pietra è talmente ben costruito e robusto che fino a pochi anni fa accoglieva il traffico motorizzato che scorreva lungo l’arteria nazionale nr. 6, quella che unisce Phnom Penh a Siem Reap. Oggigiorno solo pedoni, biciclette e motociclette possono attraversarlo e quindi ammirare da vicino le tecniche di costruzione del periodo Khmer e le decorazioni a forma di “naga” delle balaustre, tema ricorrente nell’architettura dell’epoca applicato a ponti e gradinate.
Proseguimento fino a Sambor Prei Kuk, il più importante complesso archeologico pre-angkoriano del Paese.
Il sito fu abitato per la prima volta nel Neolitico, ma il periodo di massimo splendore fu tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo, quando divenne la capitale dell'Impero Chenla, precursore di quello Khmer, con il nome di Isanapura. È costituito da oltre 100 templi, costruiti principalmente in mattoni e arenaria, sparsi in una vasta area forestale. Molti templi sono in rovina, ma conservano ancora elementi architettonici interessanti, come torri ottagonali, statue di leoni e divinità induiste. È stato inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 2017, a riconoscimento della sua importanza storica e culturale.
Breve sosta (facoltativa) al villaggio di Skhun, famoso per i suoi ragni giganti, serviti in piccoli sacchetti dai quali si prendono e gustano uno per uno, come le patatine fritte.
Arrivo a Phnom Penh nel tardo pomeriggio.
Pasti liberi e pernottamento.
9° giorno: PHNOM PENH - KAMPOT - PHNOM CHHNORK - KEP
Prima colazione in hotel.
Partenza via strada in direzione della provincia di Kampot (circa 160 km), nel sud-ovest del Paese, fino a raggiungere la cittadina di Kampot. Per secoli Kampot fu l’unico porto cambogiano con sbocco sul mare aperto e contemporaneamente un importante mercato di scambio dei prodotti agricoli coltivati nel suo fertile entroterra: questa duplice vocazione commerciale, sia marinara che contadina, si rispecchia tuttora nel suo ambiente urbano che offre la possibilità di ammirare alcune costruzioni coloniali in stile architettonico francese perfettamente amalgamate con i tipici magazzini mercantili cinesi, il tutto immerso in una bella e tranquilla atmosfera da “vecchio mondo”.
Arrivo e inizio di un’escursione in barca lungo il fiume Praek Tuek Chhu, placido corso d’acqua che da una parte sfocia nel mare del golfo del Siam e dall’altra si inoltra nella campagna alimentando le risaie, i frutteti e la rigogliosa vegetazione tropicale che lo circonda. Nel tratto urbano, il fiume è fiancheggiato da edifici di fine secolo che si assopiscono in un signorile decadimento: le loro forti e nel contempo essenziali forme geometriche, i soffitti alti, i pavimenti in legno, le pareti color giallo senape simboleggiano sia l’ordine semplice sia la “grandeur” dell'amministrazione coloniale francese.
Pranzo picnic a bordo, in corso di escursione.
Sbarco e proseguimento via strada fino a Phnom Chhnork, un’affascinante collina di roccia calcarea che si erge non distante da Kampot; una scalinata di 203 gradini conduce fino ad una grotta che ospita un tempietto pre-angkoriano risalente al VII secolo (epoca “Funan”): costruito in mattoni, è dedicato a Shiva e conserva al suo interno una stalagmite con funzione di “linga”.
Al termine proseguimento per Kep, sulla costa e sistemazione in hotel.
Pasti liberi e pernottamento.
10° giorno: KEP E DINTORNI
Prima colazione in hotel.
La campagna della provincia di Kampot è particolarmente fertile e vi abbondano le coltivazioni di “durian”, il tipico frutto tropicale dall’odore… nauseabondo, ma dal sapore così apprezzato dai locali da dedicarvi una grande statua al centro di una rotonda stradale di Kampot! I visitatori stranieri invece conoscono e apprezzano altri due prodotti locali d’eccellenza, il pepe ed il sale.
La giornata comincia con la visita ad una piantagione di pepe: il pepe è un vitigno che cresce lungo pali verticali e richiede condizioni climatiche caldo-umide che in questa parte di Cambogia non mancano di certo; i piccoli agricoltori della regione si tramandano tecniche di coltivazione tradizionali per garantire quell’aroma dei grani che lo ha reso famoso come uno dei migliori in tutto il mondo.
Kampot è famosa anche per il suo sale marino e verrà effettuata una sosta per vedere da vicino una tipica salina. L’acqua salata viene convogliata nei campi e viene lasciata evaporare al sole caldo dei tropici per ricavarne i cristalli di sale. Il sale grezzo così ottenuto, particolarmente puro, viene quindi raccolto e trasportato in fabbriche specializzate dove viene pulito e confezionato per la spedizione.
Proseguimento in direzione del parco nazionale di Phnom Bokor: qui si trova una città abbandonata posta su un pianoro alla sommità di una montagna alta circa 1.080 metri, raggiungibile dopo 32 km di strada in salita dalla sua base. Il clima di Bokor, secco e frizzante con temperature annuali oscillanti tra i 15 ed i 25 gradi, venne subito apprezzato dai francesi che nel 1921 cominciarono ad edificare una stazione climatica sulla sua cima per sfuggire il caldo delle pianure e di Phnom Penh. Oggi si possono vedere le rovine di vari edifici, tra cui un albergo e una chiesa, che testimoniano il periodo d’oro vissuto dall’élite francese e dalla famiglia reale cambogiana fino agli anni Sessanta, prima cioè che la tragedia dei Khmer Rossi gettasse Bokor nel dimenticatoio. Durante l’ascesa e poi in vetta è possibile ammirare un bel panorama sul mare, sul promontorio di Sihanoukville e sulle isole al largo della costa (tra cui la vietnamita Phu Quoc).
Al termine delle visite, rientro in Hotel a Kep.
Cena in ristorante locale a base di frutti di mare e granchi.
Pernottamento in hotel.
11° giorno: KEP - CHOEUNG EK - PHNOM PENH
Prima colazione in hotel.
Mattinata a disposizione per relax nella tranquilla cornice balneare di Kep.
Kep venne fondata all’inizio del Novecento come località balneare destinata all’élite coloniale francese che scelse la sua baia ed il suo entroterra verdeggiante per costruire le ville di cui tuttora restano testimonianze, specialmente in forma di graziosi alberghi ristrutturati.
Non dispone di un centro urbano vero e proprio e la sua atmosfera tranquilla e rilassante si allontana moltissimo da quella mondana e fortemente “commerciale” dell’altra importante località costiera della Cambogia, cioè Sihanoukville. Oltre a varie spiagge solitamente poco frequentate, Kep offre diversi ristorantini dove vengono serviti frutti di mare e prelibati granchi appena pescati, altra specialità gastronomica per cui la provincia è rinomata.
Rilascio della camera in tarda mattinata e partenza via strada per far rientro a Phnom Penh.
Sosta facoltativa a 15 km da Phnom Penh per la visita del memoriale di Choeung Ek: questo luogo tranquillo e silenzioso tra il 1975 ed il 1979 ospitò il campo di sterminio dove i Khmer Rossi trasferirono e uccisero migliaia di innocenti. Si tratta di una testimonianza tangibile di una pagina atroce della recente storia cambogiana, meritevole -per chi se la sente- di una sosta di riflessione.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Phnom Penh e sistemazione in Hotel.
Pasti liberi e pernottamento.
12° giorno: PHNOM PENH - PARTENZA PER L’ITALIA
Prima colazione in hotel.
Conclusione delle visite alla capitale cambogiana con sosta al complesso del Palazzo Reale, un insieme di edifici e padiglioni circondato da giardini e fantasiose decorazioni, fatto erigere da re Norodom all’inizio del Novecento sulle ceneri del vecchio palazzo ottocentesco andato distrutto da un incendio. Architetti francesi e cambogiani donarono ciascuno il proprio tocco architettonico al Padiglione Chan Chaya, al Palazzo della sala del Trono, al Padiglione Reale e a quello della Regina, fino alla Palazzina di Ferro progettata da Gustave Eiffel nel 1857.
All’interno del complesso sorge anche la Pagoda D’Argento, così chiamata per le oltre cinquemila mattonelle d’argento (del peso di 1 kg ciascuna) dalle quali è costituito il pavimento: fu edificata nel 1892 per volere del re Norodom, colpito dalla vista di una pagoda simile a Bangkok.
La struttura contiene svariati doni offerti alla famiglia reale provenienti da tutto il mondo e una statua di Buddha in smeraldo.
Proseguimento verso il Toul Sleng, tragico museo prigione testimonianza del sanguinario regime dei khmer rossi e del genocidio perpetrato ai danni della stessa popolazione cambogiana, colpevole di saper leggere e scrivere, portare occhiali, essere insegnanti, medici, professionisti, parlare lingue straniere: si stima che siano state torturate ed uccise circa tre milioni di persone su dodici nell’arco di quattro anni fino al 1979.
Al termine, trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza con volo internazionale di rientro in Italia.
13° giorno: ARRIVO IN ITALIA
Arrivo in giornata all’aeroporto di Milano Malpensa o Roma Fiumicino.
Cambogia hotel 3 stelle | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Da | A | Quote in doppia base 2 pax | Quote in doppia base 3/4 pax | Quote in doppia base 5/9 pax | Supplemento singola | |
01/01/2025 | 30/04/2025 | 4700 | 4270 | 3780 | 640 | |
01/05/2025 | 30/09/2025 | 4000 | 3250 | 3020 | 360 | |
01/10/2025 | 30/04/2026 | 4800 | 4280 | 3770 | 680 | |
Cambogia hotel 4 stelle | ||||||
Da | A | Quote in doppia base 2 pax | Quote in doppia base 3/4 pax | Quote in doppia base 5/9 pax | Supplemento singola | |
01/01/2025 | 30/04/2025 | 5180 | 4750 | 4260 | 1020 | |
01/05/2025 | 30/09/2025 | 5050 | 3880 | 3650 | 920 | |
01/10/2025 | 30/04/2026 | 5180 | 4740 | 4240 | 1040 |